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I versi che compongono questa raccolta sono stati pubblicati dall'autore su Facebook tra il 2010 e il 2015. Si tratta di un vero e proprio esperimento letterario, un disparato repertorio di "poesie", "poesine" e "ballate" che frantuma e rimescola i più diffusi stereotipi del linguaggio social in chiave assolutamente bizzarra e irriverente, con esiti apertamente comici. Anche i temi ispiratori sono quelli più tipici del chiacchiericcio quotidiano della rete: oggetti, fatti, luoghi, personaggi, circostanze della vita individuale e collettiva, così come citazioni e rimandi letterari coltissimi, si fondono in un unico pastiche, assumono d'improvviso una rilevanza irrilevante, un peso inesistente, una logica bislacca, mentre il linguaggio si perde, più che nel non sense, in una sorta di regressione neurotecnologica che lambisce e coinvolge anche chi non ti aspetti.